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Natan e Cajuste si presentano: rileggi la conferenza stampa

Natan

I due nuovi acquisti azzurri parlano per la prima volta ai media napoletani

Tutto pronto per la conferenza stampa di presentazione di Natan Bernardo de Souza e Jens Cajuste, nella sala stampa del centro sportivo del Napoli a Castel Volturno.

Inizia Natan: “Non parlo ancora bene italiano, ma proverò a farlo con voi. Il numero 3 ereditato da Kim? Mi piaceva già ai tempi del Flamengo, qui è stato di un grande difensore per cui nutro grande rispetto. In Brasile ho lavorato molto per farmi chiamare da grandi squadre come il Napoli, un calciatore a cui mi ispiro molto è Thiago Silva. Le mie qualità sono la velocità, le coperture e una buona tecnica. Juan Jesus e Mario Rui mi stanno aiutando molto, sia in campo che fuori. Mi piace giocare anche a sinistra, se serve. Il campionato italiano è un campionato di grande spessore, in cui c’è molta tecnica. Si gioca un calcio difensivo, quindi per un difensore è facile scegliere di venire qui. Ad aiutarmi a conoscere la Serie A sono stati i miei agenti, i miei amici e Lucas Evangelista, mio compagno di squadra al Bragantino. Con Garcia non ho ancora parlato molto, ma so che mi aiuterà a rafforzare i miei punti deboli. L’anno scorso non ho segnato molto di testa, ma ci ho lavorato molto e quest’anno spero di segnare tanti gol. Cosa conoscevo di Napoli? Ho visto la serie sulla storia di Maradona, mi è piaciuta molto. Di Napoli mi piace la passione dei suoi tifosi. Sono convinto che mi adatterò molto bene al gioco italiano. Il gruppo e lo staff qui mi hanno accolto molto bene, sono ancora molto ansioso per l’esordio al Maradona con la maglia del Napoli”.

Ecco Cajuste: “Posso giocare sia in posizione centrale che da interno nel centrocampo, sono a disposizione del mister. Sono davvero orgoglioso di essere qui, è un onore essere nella squadra campione d’Italia. Se mi sento pronto per esordire in campionato? Il momento dell’esordio non è la mia priorità, sono felice di essere qui e mi sento un pezzo di una grande macchina. Il mio obiettivo è aiutare, poi la decisione di farmi giocare e quanto spetta al mister. Sono stato impressionato da tutti sin dal primo momento, per me è stata una grande esperienza si dal primo giorno. Qui c’è un livello calcistico che non avevo ancora sperimentato in carriera. Nella scorsa stagione ho seguito il cammino del Napoli in Champions, non mi aspettavo di venire qui così presto. A centrocampo abbiamo dei giocatori fenomenali, ho guardato la prima amichevole dalla panchina e ne sono rimasto impressionato. Venire qui è stata senza dubbio la decisione più facile della mia carriera: grande squadra, grande allenatore, fantastici tifosi… anche la città è eccezionale. Non mi piace molto parlare sulle mie caratteristiche e il mio stile di gioco, mi preoccupo di lavorare sodo e di applicarmi per aiutare la squadra sia in fase difensiva che offensiva. Quando ho affrontato l’Atalanta al Midtjylland? Di sicuro non la migliore esperienza della mia carriera. Ho guardato molte partite della Serie A in questi anni, è una lega molto tattica: non vedo l’ora di sperimentarla. Ho iniziato a giocare a calcio in Cina a 6 anni, la mia famiglia si spostò lì quando ero piccolo. Mi sono interessato prima al basket, poi sono passato al calcio perchè piaceva a tutti. Ho tanti idoli: Pirlo, Axel Witsel, Moussa Dembele, Iniesta…”.

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