Il rinnovo toglie spazio a tornei alternativi e aumenterà il ricavo dei club
Aspettando la sentenza della Corte Ue sulla Superlega, l’Uefa e i club europei rafforzano il loro patto con un nuovo accordo firmato ieri all’assemblea Eca a Berlino. Il vecchio non era scaduto, ma questo rinnovo anticipato fino al 2030 è simbolico. Significa che non ci sarà spazio per tornei alternativi, se anche i giudici comunitari dovessero dare un via libera, perché tutti i club europei, tranne Real Madrid e Barcellona, s’impegnano a riconoscere il ruolo centrale dell’Uefa e un sistema aperto.
Accordo Uefa-Eca: cosa cambia per il Napoli
Come sottolinea la Gazzetta dello Sport, con il nuovo accordo si interviene anche sulle nuove coppe che, dal prossimo triennio, saranno a gruppo unico. Intanto aumenta la solidarietà, per la soddisfazione delle Leghe Europee che l’avevano chiesto da tempo. Quella verso i club che non superano i preliminari resta al 3%, quella per chi resta fuori dalle coppe sale dal 4% al 7%. Un totale di 10%: 440 milioni a stagione. Le prossime coppe prevedono di raggiungere un fatturato tra i 4,6 e i 4,8 miliardi. Novità anche nella distribuzione dei premi Champions ai club. La voce partecipazione sale dal 25% al 27,5%. I risultanti nel torneo diventano preponderanti: conteranno il 37,5%, una vittoria nel gruppo sarà un affare ancora più ricco. Market pool e ranking storico vengono unificati in una sola voce che scende dal 45% al 35%. Da ieri, oltre a Milan, Inter, Napoli, Lazio, Roma, Atalanta, Fiorentina, e alla Sampdoria (associata), entra nel network Eca anche il Monza.