Il difensore azzurro, assieme ai suoi compagni, aveva scelto di abbandonare il campo dopo i cori nazionalisti
Romania-Kosovo, match disputato martedi e valido per le qualificazioni ai prossimi Europei, è stato sospeso per oltre quaranta minuti a seguito di cori razzisti e nazionalisti provenienti dagli spalti contro i giocatori ospiti e, soprattutto, dopo l’esposizione di uno striscione con scritto “Kosovo è Serbia” (I due paesi sono tutt’oggi in conflitto).
Il primo a voler lasciare il campo era stato Amir Rrahmani, centrale del Napoli e capitano del Kosovo, che oggi ha scelto i social per sfogarsi sull’accaduto: “Quando vedremo le persone come umane e non come cittadini di un altro paese, allora realizzeremo i valori dell’umanità”.
Quando vedremo le persone come umane e non come cittadini di un altro paese, allora realizzeremo i valori dell’umanità