Torna la notte delle stelle al Maradona: esame Merengues per gli azzurri
Alle 21 di stasera al Maradona torna la musichetta delle partite che, in un modo o nell’altro, finiscono per restare impresse nella storia. Stasera, nell’impianto di Fuorigrotta, si gioca Napoli-Real Madrid, secondo turno nel gruppo C di questa coppa dalle grandi orecchie.
I Blancos rappresentano un bel carico di tabù da sfatare per gli azzurri: c’è innanzitutto da portare a casa questa prima vittoria, che nei quattro faccia a faccia tra i due club nel corso della storia non è mai arrivata (tre sconfitte e un pari). Il doppio scontro del 2017 ha rappresentato una brutta batosta per il Napoli all’epoca di Maurizio Sarri e Lorenzo Insigne, che incassò due 3-1. Oggi gli azzurri sono sotto la guida di Rudi Garcia, che il Real da allenatore non l’ha mai incontrato ma che non ha neanche mai vinto due partite di fila in Champions.
Storicamente, il Real ha buona sorte nei confronti con squadre italiane, come ricorda Opta: 14 vittorie nelle ultime 15 partite di Champions, vincendo tutte e sette le ultime partite giocate in trasferta in Italia. Inoltre, contro formazioni del nostro paese, i Blancos vantano 28 trionfi su 48 match disputati: nessuna squadra ha battuto compagini di una nazione specifica più volte nella storia della competizione degli spagnoli.
Carlo Ancelotti, infine, ha perso solo due delle sue 12 partite contro il Napoli in tutte le competizioni (9 vittorie e 1 pareggio, il bilancio). L’ex tecnico dei partenopei però non sfida gli azzurri da avversario dal marzo 2009 quando sedeva sulla panchina del Milan (0-0).