Dopo otto intensi anni passati in azzurri, venerdì sera, Cristiano Giuntoli, si troverà dall’altra parte. L’attuale ds della Juventus sarà per la prima volta avversario del Napoli che lui stesso ha costruito nel corso delle ultime stagioni.
Il Corriere dello Sport ha raccontato vari aneddoti della sua lunga parentesi azzurra, tra cui quello della trattativa che portò a Napoli Victor Osimhen: “ A giugno 2020 raccontava a tutti che Osimhen non l’avrebbe preso mai, che non ce l’avrebbe fatta: una storiella che faceva ridere a crepapelle gli ospiti dello yacht al largo di Montecarlo, Osi compreso, impegnati a firmare i contratti mentre lui mentiva al telefono. Victor, 70 milioni di acquisto epocale (comprese le contropartite al Lilla), il colpo più caro della storia azzurra, fu poi nascosto in un hotel per giorni: tra la Sardegna e il Golfo”.
Come non menzionare poi il super colpo Khvicha Kvaratskhelia, preso dalla Dinamo Batumi per 11 milioni di euro, con un ingaggio da 1,3 milioni fino al 2027. Ma il Napoli del terzo scudetto Giuntoli lo aveva costruito negli anni come sottolinea il Corriere: “Di Lorenzo, altro capolavoro qualità/prezzo (9 milioni dall’Empoli tra base fissa e bonus); Anguissa, 16 milioni dal Fulham; Zielinski, 17 milioni dall’Udinese scalando l’ingaggio di Zuñiga; Lobotka, 18 milioni più 4 dal Celta; Politano, 22 milioni dall’Inter. E Kim, Minjae, un totem acquistato per 18 milioni dal Fenerbahçe e poi venduto dal Napoli in estate per 57 milioni al Bayern dopo una stagione (clausola per clausola). E ancora, anni prima: Allan, 13 milioni dall’Udinese, e Milik, oggi alla Juve, per 25 milioni più 5 dall’Ajax. Ci sarebbe anche Fabian, 30 milioni di clausola dal Betis: e la top ten diventa eleven. Il colpo mancato? Haaland. A 18 anni. Ma papà disse no”.