I numeri della gara pareggiata contro la Lazio sono impietosi. Il Napoli ha sì conquistato un punto in trasferta, ma giocando tutta la gara badando più a non prenderle che a darle, come confermato dallo zero nella casella dei tiri verso la porta avversaria. Un dato sconcertante se si pensa che negli ultimi anni il Napoli ha quasi sempre chiuso la stagione tra i migliori attacchi della Serie A.
C’è un Napoli con Osimhen e uno senza
Come sottolinea la Gazzetta dello Sport, col ritorno di Walter Mazzarri in panchina gli azzurri hanno segnato in appena sei partite su 14: con questi numeri, diventa impossibile immaginare una possibile rimonta Champions già di suo parecchio complicata. Ci vorrebbe Victor Osimhen a ridare fiducia, perché senza il Napoli perde fisicità, cattiveria agonistica e profondità, e vede crollare il suo indice di pericolosità. L’assenza del nigeriano toglie profondità al gioco e questa squadra oggi non ha né la forza né il coraggio per poter assecondare le caratteristiche di Giacomo Raspadori. Insomma, c’è un Napoli con Osimhen e uno senza.