Quella di sabato tra Napoli e Atalanta sarà una sfida determinate in chiave Champions League perché chi vince terrà acceso il fuco della speranza, mentre chi perde dirà addio, forse definitivamente, a questo obiettivo. Sarà anche un faccia a faccia tra allenatori giochisti come Francesco Calzona e Gian Piero Gasperini.
Napoli-Atalanta, chi perde dice addio alla Champions
Come sottolinea la Gazzetta dello Sport, il tecnico del Napoli Calzona spera che Khvicha Kvaratskhelia esca indenne da Georgia-Grecia, uno dei tre spareggi per l’Europeo di giugno. Gasperini, invece, dovrà rinunciare con ogni probabilità a Charles De Ketelaere, bloccato da un risentimento muscolare. Non sarà una partita banale, negli ultimi anni quelle tra Napoli e Atalanta non lo sono mai state. Calzona gioca per mantenere il Napoli nell’Europa maggiore e per guadagnarsi la conferma su una panchina a cui tiene molto. Gasperini non deve dimostrare più niente, casomai ha il problema opposto di un tempo lungo alle spalle: allena l’Atalanta dal 2016, questa è la sua ottava stagione a Bergamo, è diventato il Ferguson della Dea. A nove giornate dalla fine, il Napoli ha il dovere di provare ad acciuffare la Champions, ma sarà dura mangiare nove punti al Bologna e sei alla Roma e sperare nel contempo che l’Atalanta si inceppi. Sotto questo profilo, per il Napoli lo scontro diretto di sabato è quasi decisivo: vincere o mettersi il cuore in pace. L’Atalanta potrebbe accettare un pareggio, anche se il punto non alimenterebbe granché il sogno del ritorno nell’Europa grande.