Il commento post-partita, ai microfoni di DAZN, di Francesco Calzona a margine della sfida esterna contro il Monza.
LO SWITCH DI MENTALITÀ. “Il cambio di mentalità si giustifica con altri motivi e quello più semplice è che a calcio bisogna correre, poi se si riceve male il pallone non è calcio. In più c’è bisogno di dare soluzioni e noi lo abbiamo fatto solo nel secondo tempo, questa è la differenza tra il primo e il secondo tempo di oggi e rispetto alla gara con l’Atalanta”.
PER L’EUROPA. “Siamo condannati a guardare partita per partita è inutile fare calcoli. Dobbiamo vincere per cullare la speranza ma non dipende solo da noi. Se giochiamo come nel secondo tempo le speranze ci sono altrimenti no”.
LA MENTALITÀ. “A fine primo tempo ci si parla, si dicono i problemi che ci sono e si cerca di risolverli e i ragazzi hanno capito. Predico sempre di avere atteggiamento e di cambiare mentalità. Era visibile che se ci fossimo comportati come fatto nel primo tempo non saremmo andati da nessuna parte”.
LA CHIAVE. “Quando giochi con squadre che ti prendono a uomo devi fare movimento continuo per dare le soluzioni e attaccare gli spazi che si aprono, quella era la chiave della partita. Per i giocatori di livello come Politano, Raspadori e Osimhen è giusto che ci sia la giocata del singolo, ma bisogna arrivare a quello giocando di squadra”.
SORRISO RITROVATO. “È fondamentale ritrovare lo spirito giusto, le motivazioni e il sorriso. Dopo il vantaggio la squadra era libera mentalmente, si sono viste tante belle cose e con la nostra qualità riescono ad esserci grandi azioni”.
TROPPI GOL. “Mi fa impazzire aver preso gol anche oggi, in due situazioni su cui lavoriamo sempre, ma prendiamo la vittoria e pensiamo al prossimo impegno”.
RETE PREFERITA. “Ci sono stati tre gol fantastici, ma io preferisco il gol di Raspadori perché gli attaccanti devono avere sempre lo spirito giusto e devono crederci fino alla fine. Ha avuto grande mentalità nell’attaccare area”.
IL FUTURO. “Ho un contratto che scade a giugno con il Napoli e ho degli accordi con la Slovacchia. Do il massimo da qui fino alla fine perché Napoli è la mia vita e voglio lasciare un bel ricordo. Non c’è possibilità che io rimanga nello staff e De Laurentiis non me l’ha proposto. Non so cosa succederà a fine stagione, ma so che ne parleremo”.