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Mertens: “Mi manca il caffè di Tommaso, sono un tifoso del Napoli”

L'ex azzurro è tornato a Castel Volturno pochi giorni fa: "È stato emozionante, ho trovato una bella atmosfera"

mertens

Dries Mertens è ancora molto legato al Napoli e alla città di Napoli e mercoledì il belga si è recato a Castel Volturno, facendo una sorpresa ai suoi ex compagni di squadra e a Calzona, che conosce molto bene per averci lavorato sia con Sarri che con Spalletti. Una volta tornato ad Instanbul ha rilasciato un’intervista a ‘Delietta Gol’, trasmissione in onda su Prima Tv canale 17.

Tornare a Castel Volturno è stato emozionante?

“Assolutamente si. Non ero mai tornato prima, ho avuto modo di rivedere i ragazzi e poi rivedere anche gli spogliatoi…sono state belle emozioni. Ho trovato una bella atmosfera. Anche se quest’anno non è andata come volevamo io credo ancora nella qualificazione Champions e anche loro ci devono credere. Ho visto bene i ragazzi, io ho lavorato con Calzona e credo nella filosofia dello staff”. 

Gli anni più belli a Napoli?

“Tutti, perché ogni anno ho visto sempre delle belle cose. Non vedo l’ora di smettere con il calcio per godermi ancora di più la città. Scudetto del 2018? In Serie A non è mai successo non vincere lo scudetto con 91 punti…è una brutta cosa”.

Scudetto vinto l’anno dopo che sei andato via. Che emozioni hai provato?

“E’ stato bellissimo, emozionante, nessuna invidia perché dopo tanti anni sono diventato un tifoso del Napoli. Quando cambi squadra ti concentri sul nuovo progetto, ma ho sempre avuto un occhio su dove stavo. Dopo aver giocato tanti anni con i tuoi compagni la consideri una famiglia ed è bello vedere la tua famiglia vincere una cosa così e io so cosa significa anche per me, per Napoli, per i ragazzi, per Spalletti per tutti i giocatori…è stato un anno incredibile, ho visto tutte le partite e hanno giocato un calcio incredibile e io ho anche festeggiato. Mi sento ancora con i calciatori con cui ho giocato nel Napoli e nella squadra attuale ce ne sono tanti con i quali ho giocato ed è stato bello rivederli”.

Perché sei andato via?

“Perché non ce la facevo più, ero diventato più lento e allora…Se mi manca il caffé di Tommaso? Mamma mia…”.

Cosa farai quando smetterai di giocare?

“Non so ancora la risposta. Quando faccio una cosa mi piace concentrarmi al 100% e ora sono al Galatasaray e voglio godermi ogni momento”.

Vedremo un giorno tuo figlio Ciro con la 14 del Napoli?

“Sicuro. Lui a Napoli stava benissimo. Cosa gli racconto di Napoli? Nulla, deve scoprire da solo le emozioni di questa città. Se un calciatore sta bene ed è felice a casa si vede anche in campo e per questo sono rimasto nove anni in un posto bellissimo, una casa bellissima, vicino a una spiaggia che è il top e sono cose che influiscono tanto sulle scelte di un professionista”.

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