Il Napoli, noto per il suo gioco brillante e d’attacco negli anni passati, sta vivendo una fase di netto calo offensivo che desta preoccupazione tra i tifosi e gli analisti sportivi. Nonostante i problemi difensivi siano evidenti e già ampiamente dibattuti, è essenziale porre l’accento anche sulla diminuzione della pericolosità offensiva della squadra.
La comparazione tra le ultime due stagioni rivela un quadro preoccupante: i calciatori offensivi del Napoli hanno segnato ben 22 gol in meno rispetto all’annata precedente. Mentre nella stagione 2022/2023 la squadra aveva totalizzato 68 reti, nel corso dell’attuale stagione (2023/2024) il contatore si ferma a 46 gol, nonostante ci siano ancora partite da giocare.
Il crollo di Osimhen e non solo
Alcuni giocatori hanno mostrato sprazzi di brillantezza: Matteo Politano ha quasi raddoppiato il suo bottino di gol passando da 4 a 9, Gianluca Raspadori ha eguagliato i 6 gol della stagione precedente, e Khvicha Kvaratskhelia si mantiene su numeri rispettabili con 10 gol, sebbene al di sotto dei 14 segnati nell’annata dello Scudetto. Tuttavia, è impossibile ignorare il drastico calo di forma dei due centravanti principali, Victor Osimhen e Giovanni Simeone, i cui cali di rendimento sono particolarmente allarmanti. Osimhen è passato da 31 a 15 gol, mentre Simeone ha visto il proprio apporto ridursi drasticamente da 9 a 3 reti.
Questo declino nella fase realizzativa è un campanello d’allarme per il club, che sembra incapace sia di difendere efficacemente sia di segnare con la regolarità necessaria per competere ai vertici. Nel calcio, la formula vincente è chiara: per trionfare è fondamentale segnare più gol degli avversari e limitare quelli subiti. Attualmente, il Napoli non sta riuscendo a fare né l’uno né l’altro.
La situazione richiede un’analisi approfondita per individuare le cause di questa flessione. Potrebbe essere il risultato di una cattiva forma fisica, di una strategia tattica non ottimale, o forse di una combinazione di fattori, inclusa la possibile necessità di un rinnovamento nella rosa e nello staff tecnico.
Concludendo, la stagione in corso del Napoli invita a riflessioni serie sul futuro e sulle strategie del club. Gli addetti ai lavori dovranno lavorare intensamente per invertire questa tendenza negativa, ripristinare la fiducia nella squadra e ritrovare la formula che ha reso il Napoli una delle formazioni più temibili e spettacolari del calcio italiano.