Il Napoli ha visto giocatori di diverse generazioni lasciare il proprio segno, alcuni facendo il loro debutto a un’età incredibilmente giovane, altri continuando a competere ad alti livelli ben oltre la normale età di ritiro. Questi record anagrafici offrono uno spaccato affascinante della longevità e del precoce talento nel calcio.
Il debuttante più giovane
Il record del giocatore più giovane a scendere in campo con la maglia del Napoli è detenuto da Diego Franzese. L’1 maggio 1932, a soli 16 anni, 7 mesi e 10 giorni, Franzese fece il suo debutto in una partita contro il Torino. Questo evento segna non solo un momento significativo nella carriera del giovane Franzese ma anche un capitolo importante nella storia del club, dimostrando la sua propensione a dare fiducia ai giovani talenti, almeno a inizio secolo scorso.
Il calciatore più vecchio in campo
Al contrario del record di giovinezza, Massimo Carrera stabilì il record come il giocatore più vecchio a disputare una partita per il Napoli. Il 12 giugno 2004, all’età di 40 anni, 1 mese e 21 giorni, Carrera giocò contro l’AlbinoLeffe nell’ultima storica partita pre fallimento del club, dimostrando che l’esperienza e la resilienza possono estendere significativamente la carriera di un calciatore.
Il marcatore più giovane
Per quanto riguarda i gol, Vincenzo Montefusco detiene il record del marcatore più giovane nella storia del club. Il 10 febbraio 1963, a soli 17 anni, 9 mesi e 15 giorni, Montefusco segnò in una partita contro il Genoa. Questo prezioso gol non solo lanciò la sua carriera in modo spettacolare ma segnò anche l’inizio di un rapporto duraturo e fruttuoso con il club, che fu anche allenato in seguito dallo stesso Montefusco.
Il marcatore più anziano
Sul lato opposto dello spettro anagrafico troviamo il recentemente scomparso Kurt Hamrin, che il 24 gennaio 1971, all’età di 36 anni, 2 mesi e 5 giorni, segnò contro il Catania. Questo record mostra che l’abilità di trovare la via del gol non deve necessariamente diminuire con l’età e che l’esperienza può essere un fattore decisivo anche nelle situazioni di gioco più critiche.