Francesco Calzona, tecnico del Napoli, alla vigilia della sfida contro la Roma, ha parlato ai microfoni di Dazn. Ecco le sue dichiarazioni.
SULLA VITTORIA CONTRO LA JUVENTUS. “La soddisfazione principale è far felici i tifosi, almeno per una sera. A me interessavano i punti, ma mi ha dato soddisfazione per i tifosi. Un mio amico, tifoso juventino, mi ha atteso a fine partita e piangeva dalla gioia per me“.
SU DE LAURENTIIS. “L’ho sentito durante il viaggio verso Napoli, è un fiume in piena ma si è comportato benissimo con me, sempre gentile e mai invadente. Sono felice del rapporto che ho con lui. Io il Napoli lo guardavo da piccolo, venivamo in treno da minorenni con gli amici. Il mio idolo era Palanca, ora allenare il Napoli è un orgoglio. È la terza volta che torno, non mi stanco mai, mi sento in debito con la città. Non viviamo un periodo bellissimo, ma quando cammini per strada tutti ti incoraggiano con una pacca sulla spalla e non succede ovunque“.
SU OSIMHEN E KVARA. “Madre natura ha dato loro qualità sopra la media; io sto addosso per far capire che il calcio è anche altro, ma sono fantastici, è un piacere allenarli per qualità tecniche e fisiche. Possono vincere il Pallone d’oro? Per me sì, possono migliorare ancora tanto, qualcosa manca ma sta a loro“.
SU LOBOTKA. “Ha un’intelligenza unica, in campo e fuori. È un professionista serio, arriva alle 8 al centro e va via ultimo“.