
Roma-Napoli: due turnover in Europa ma risultati opposti
Domenica all’Olimpico è in programma Roma-Napoli, gara valida per la nona giornata di Serie A. Le due squadre sono reduci dall’impegno europeo di ieri sera: giallorossi clamorosamente KO contro il Bodo Glimt, azzurri vittoriosi sul Legia. Entrambi gli allenatori hanno deciso di puntare su turnover per l’occasione, dando grandissima importanza all’impegno del campionato.
Mourinho ne ha cambiati addirittura 10 rispetto alla formazione base, lasciando il solo Rui Patricio in campo, scelta che ha pagato incassando un sonoro 6-1 contro la formazione norvegese. Nella ripresa sono entrati alcuni titolari, ma il risultato era ormai già compromesso.
Al Maradona, invece, Spalletti ne ha cambiati 7 rispetto l’ultimo impegno ma la squadra non ne ha risentito. E’ vero che per sbloccare la gara ci sono voluti oltre 70 minuti, ma solo grazie ad un super Miszta e ad una difesa chiusa a riccio. La differenza però è un’altra: la gestione del gruppo. Spalletti fin qui ha fatto sentire tutti importanti, riuscendo a dividere il minutaggio per quasi tutti gli elementi della rosa a disposizione, questo ha permesso a tutti di sentirsi parte integrante del progetto, pronti ad essere chiamati in causa senza far sentire la differenza tra “titolari” e “riserve”, tanto bistrattata da Mourinho ieri nel post partita.
