Napoli, stagione spaziale di Kim Min-Jae
Il Napoli la scorsa estate è intervenuta sul mercato per rimpiazzare la partenza di Kalidou Koulibaly e, dopo diverse settimane di trattative, ha chiuso l’arrivo di Kim Min-Jae. Il centrale sudcoreano è stato accolto da incertezza e sconforto generale: è impossibile reggere il confronto con uno come KK. Lui però non si è fatto intimidire e fin da subito ha sempre sottolineato che lui non fosse arrivato per essere il nuovo Koulibaly, ma per essere Kim, e ha avuto ragione. Le sue parole inizialmente sono apparse quasi presuntuose, ma in realtà era solo fiducia nei propri mezzi e determinazione, e lo ha mostrato sul campo. Fin dalla prima apparizione, infatti, è sempre stato solido, granitico, e soprattutto concentrato. Pecca ancora di sicurezza con la palla tra i piedi, deve migliorare in impostazione, ma difensivamente parlando è semplicemente impeccabile. I numeri di Who Scored e Opta, piattaforme statistiche sul calcio, parlano chiaro: Kim Min-Jae è il secondo miglior difensore d’Europa, dietro solo a Orban del Lipsia ma per un solo centesimo: ha 13 tiri bloccati, 19/20 contrasti vinti, 13 intercettazioni, 5 falli commessi e 36/56 contrasti aerei vinti in 10 presenze in campionato. Numeri incredibili per un calciatore alla prima esperienza in Serie A, con alle spalle un solo anno di Fenerbahce e diversi in patria; la sua calma favorisce l’intero reparto che non sembra accusare le partenze di due leader del reparto come Ospina e KK.