Grazie agli amici della società Al-Shabab per l’ospitalità di questi giorni agli allenamenti pic.twitter.com/Fl95Hl7mYi
— Official SSC Napoli (@sscnapoli) January 17, 2024
Piatto ricco, mi ci ficco. Aurelio De Laurentiis s’era battuto allo stremo per evitare la trasferta in Arabia, allarmato dall’escalation in Medioriente e ancor di più dai possibili contraccolpi sulla salute del suo Napoli, già in grande difficoltà e precipitato con lo scudetto sul petto all’8° posto.
Ma gli interessi economici hanno prevalso (col montepremi dell’edizione 2024 ancora più attraente) e in coerenza col suo stile pragmatico il presidente azzurro è stato più realista del re: primo a mettersi in viaggio dall’Italia e già da lunedì in piena attività fuori dal campo, con al seguito la figlia Valentina e il dirigente Tommaso Bianchini, responsabili del marketing.
La crociata anti Arabia del Napoli (spalleggiato più sotto traccia dalla Fiorentina) ha lasciato qualche scoria tra gli appassionati locali e infatti sta andando più forte la prevendita per Inter-Lazio, l’altra semifinale. Ma gli affari hanno la memoria corta e De Laurentiis ha trovato spalancata lo stesso la porta degli sceicchi, con cui il presidente ha già avuto incontri proficui: in particolare con Ahmed Al Ghamdi, boss dell’Al Nassr. Il brand azzurro può funzionare — c’è una comunità napoletana persino a Riad — e la presa di contatto aprirà un canale diretto per eventuali sponsorizzazioni future.
Lo scrive La Repubblica