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Mazzarri: “Firmare per il pari? No, sto allenando i campioni d’Italia!”

Le parole di Walter Mazzarri in vista della finale di Supercoppa italiana tra Napoli e Inter

Walter Mazzarri, allenatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso della conferenza stampa della vigilia della finale di Supercoppa Italiana contro l’Inter, in programma domani alle ore 20. Ecco le sue parole:

Il calcio ha sempre più tifosi in Arabia, cosa significherebbe una vittoria domani per il brand Napoli?
“Io credo che il Napoli, grazie al campionato dell’anno scorso, sia già conosciuto nel mondo. Già quando ero qua siamo arrivati in Champions, 12-13 anni fa. Da quel momento è quasi sempre stato con le coppe, con la guida del presidente De Laurentiis: è una realtà tangibile da anni, è una squadra conosciuta a livello mondiale”.

Finale più importante per lei o per la squadra?
“Per me in che senso? In 23 anni di carriera è capitato due volte di competere per questo trofeo, spero di riuscire ad alzarlo. Altrimenti sono contento comunque, non tutti gli allenatori che partono da zero come me arrivano a giocarsela due volte. Per la squadra, non credo sia facile ripetere una Supercoppa: devono approfittarne e questo deve essere lo stimolo”.

Qualcosa l’ha sorpresa particolarmente dell’Inter?
“Ho notato che davanti aveva una signora squadra con un grande allenatore e abbiamo visto un’Inter straripante da tutti i punti di vista. In un campionato così, anche le grandi squadre possono avere flessioni: affronteremo l’Inter nel momento migliore possibile per loro. Se dovessimo fare bene, come speriamo, ci darebbe ancora più fiducia per il prosieguo della stagione”.

L’Inter fa paura e firmerebbe per il pari?
“Non firmo per il pari. Non ci scordiamo che sto allenando dei ragazzi che sono campioni d’Italia, finché qualcun altro non vincerà lo scudetto. Con l’Inter in campionato abbiamo avuto possesso palla superiore ma abbiamo perso 3-0 in contropiede: noi abbiamo fatto la partita con possesso palla e palle gol, loro hanno segnato tre volte. Il calcio è una materia particolare, che va interpretata in un certo modo. Domani ho ragazzi forti: siamo carenti a livello di organico perché abbiamo diverse defezioni, ma a livello di mentalità ce la giocheremo alla pari con l’Inter”.

Un punto sugli infortunati?
“Lo sapete, ci sono pochi allenamenti tra una partita e l’altra: oggi faremo il penultimo. C’è Demme da capire se è recuperabile per capire se può andare in panchina, Olivera di sicuro no. Cajuste probabilmente lo recuperiamo, Zielinski sta bene a livello fisico: ha recuperato e ha giocato uno spezzone di partita, non so che minutaggio possa avere ma lo verificheremo oggi”.

Come sta Traoré? E Lindstrom a che punto è del suo percorso?
“Traoré è l’unico che mi dicono debba fare un po’ di preparazione. Lindstrom sta bene, ma si entra in un discorso particolare: quando uno arriva da un’altra realtà ha bisogno di tempo. Quando un allenatore arriva dà fiducia a chi ha trainato in precedenza. Mi sembra contento e motivato, è chiaro che si deve un pochino ambientare per dimostrare quello che gli osservatori hanno visto quando hanno indicato al presidente di prenderlo”.

Ngonge?
“Ci ho parlato, è disponibile e penso sia in un buon grado di preparazione. Potrebbe essere impiegato, sarò io a capire se è il caso, perché è arrivato in un gruppo. Vedrò: sarà più difficile vederlo che no”.

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