Ancora senza panchina, ma ricercato da diverse squadre, tra cui il Napoli: Antonio Conte è tornato a parlare e lo ha fatto al Daily Telegraph: “Un giorno mi piacerebbe sollevare la Champions League anche da allenatore. Ma so che è molto difficile. La gente pensa che sia semplice, ma devi trovarti nel club giusto, un club che corrisponda alle tue ambizioni, un club pronto a fare l’ultimo passo per vincere la Champions. Basta vedere il Manchester City, quanto ci ha messo a costruire quel successo. Vorrei regalare questa gioia a mio padre. Mi ha detto ‘Vorrei vederti sollevare la Champions League’. Non è semplice, ma tutti hanno diritto ad avere un sogno”.
“Per me ora è impossibile lavorare per una squadra che aspira solo a dare spettacolo – ha aggiunto Conte – perché l’aspettativa nei miei confronti è esclusivamente legata alla vittoria. Amo il mio passato, ma allo stesso tempo l’aspettativa che implica è sempre molto alta. E se non vinci, hai fallito. L’opzione ideale è far divertire la gente e vincere. E per essere celebrato, Antonio Conte deve vincere. Altrimenti gli altri non vedono l’ora di festeggiare il suo fallimento. Questa è la verità”.
E sul suo futuro: “Ho preso questo tempo per me, per la mia famiglia e per andare a trovare i miei genitori. Mio padre mi ha spinto a rientrare in fretta, ma è importante ricaricarsi, fisicamente e mentalmente. Adesso il mio unico problema è che ho troppa energia e sto dando fastidio a mia moglie.