Meret 7 – Una delle poche note positive di oggi. Quando un portiere para un calcio di rigore, non può non essere considerato il man of the match. Continua a infondere sicurezza, peccato per l’infortunio. Saranno da valutare le sue condizioni.
Di Lorenzo 6 – Oggi la proposta di gioco del Napoli è più orientata verso la fascia opposta, ma il numero 22 fornisce la solita gara di sostanza. Manca un po’di brillantezza nel leggere alcune situazioni, con il Monza che in un paio di occasioni prova a bucare la retroguardia azzurra attaccandola alle spalle.
Rrahmani 5,5 – Attento in difesa, cerca anche di proporsi in fase di possesso palla, con risultati alterni.
Juan Jesus 5,5 – Rispetto al compagno di reparto a volte sembra andare più in difficoltà, ma non è assolutamente protagonista di una gara disastrosa.
Mario Rui 6,5 – Insieme a Kvaratskhelia è il giocatore che si rende più pericoloso: cross sempre precisi e sovrapposizioni continue.
Zielinski 4,5 – Un fantasma in mezzo al campo. Batte senza la consueta precisione anche i calci piazzati.
Anguissa 5 – Un primo tempo discreto, condito anche da un paio di inserimenti importanti, poi il numero 99 cala e sparisce gradualmente nella ripresa.
Lobotka 5 – La manovra del Napoli non decolla quasi mai, e la responsabilità è anche del suo metronomo Lobotka. Deciso nei contrasti ma manca di incisività nei passaggi verticali.
Kvaratskhelia 6,5 – Si dà da fare per novanta minuti e più: punta continuamente l’uomo, fa ammonire più di un avversario. Gli manca “solo” la freddezza sotto porta.
Raspadori 6 – Sostituire Osimhen non è mai facile, lui prova a farlo sfruttando le sue caratteristiche principali: baricentro basso, qualità tecnica e visione di gioco. Gli manca qualcosa in termini di incisività.
Zerbin 5 – Non particolarmente ispirato, non regala guizzi degni di nota.
Lindstrøm 5
Gaetano 6
Contini S.V.
Simeone S.V.