Da buon uomo di cinema, Aurelio De Laurentiis ha aperto il casting per l’allenatore del futuro con in paio di certezze che guideranno la scelta: con tutta probabilità il tecnico del futuro sarà italiano e non così legato al 4-3-3 , modulo che prima sembrava un dogma, ma che ora potrebbe anche potrebbe essere abbandonato.
Panchina Napoli: il borsino per il futuro
Come riporta il Corriere dello Sport, Antonio Conte rimane il sogno, ma le chiacchierate più recenti hanno ribadito le diversità di alcuni principi fondatori sul progetto. Poi c’è il desiderio di regalarsi una nuova avventura come quella legato al nome di Vincenzo Italiano che non è mai sparito dai radar ed è ritenuto il ponte di collegamento con una filosofia nella quale continuare a credere e anche un pieno di energia di cui dotarsi: la stima è consolidata, rappresenta un valore aggiunto nelle valutazioni. A De Laurentiis sta piacendo, e tanto, anche Raffaele Palladino, napoletano che al Maradona ci è arrivato sempre e solo da avversario: la difesa a tre rientra tra i capisaldi delle proprie teorie, che sanno tanto di Gian Piero Gasperini. De Laurentiis ha conosciuto anche Franceso Farioli, 34 anni, che allena il Nizza. Ma dai pretendenti a quel trono che si chiama panchina non può essere escluso Francesco Calzona, che ha un ruolo di traghettatore ma che come insegna la storia del calcio, può azzerare qualsiasi orientamento con un finale da brividi che sappia di Champions.