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Napoli-Legia Varsavia, le chiavi tattiche del match: soluzioni diverse in attacco e attenzione alle ripartenze

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Napoli-Legia Varsavia, le chiavi tattiche del match: soluzioni diverse in attacco e attenzione alle ripartenze

Come già esposto da Luciano Spalletti e Kalidou Koulibaly in conferenza stampa, Napoli-Legia Varsavia è inevitabilmente un match decisivo per la squadra azzurra in vista del percorso di qualificazione che potrebbe avvenire in Europa League. Il Napoli deve vincere e, per farlo, dovrà ovviamente affrontare un avversario forse non clamoroso ma comunque difficile da affrontare a livello di gioco.

Moduli e atteggiamento: le diversità

Il Napoli scenderà in campo con il solito 4-3-3 e dovrà affrontare i Campioni di Polonia in carica in campo quasi certamente con un 3-5-2 molto bloccato. Le caratteristiche della squadra polacca sono prettamente difensive, con licenza di far male in contropiede come avvenuto contro Leicester e Spartak Mosca. A tenere il pallino del gioco sarà inevitabilmente il Napoli. Come testimonia anche il fatto che la Legia Varsavia nelle precedenti due gare di Europa League abbia avuto sempre un possesso palla complessivo inferiore a quello degli avversari di turno (49% contro lo Spartak Mosca, addirittura solo il 38% contro il Leicester).

D’altro canto, la Legia ha mostrato una solidità difensiva invidiabile. Parliamo non solo dell’unica squadra del girone a punteggio pieno ma anche la sola a non aver ancora subito gol. Prevedibile dunque che il Napoli dovrà spesso raddoppiare sugli esterni per cercare di muovere un po’ le pedine della difesa avversaria piuttosto che abbassarsi un po’ di più e cercare di lanciare in profondità Osimhen.

Non correre rischi

In tal senso, infatti, in una partita del genere l’inserimento dal primo minuto di Mertens o Petagna avrebbe costrutto non solo per il turnover. Il belga è un centravanti che viene a cercare maggiormente la palla, dà meno profondità e non è fisico quanto gli altri colleghi. Ma certamente può gestire meglio la sfera e aiutare nella costruzione della manovra. L’italiano invece potrebbe giocarsi le sue chance dando fisicità di sponda e qualità nel gioco aereo.

L’unica vera accortezza che il Napoli dovrà prendere è, ovviamente, quella di non scoprirsi troppo. Non solo per una questione fondamentalmente numerica ma anche perché un paio di individualità dei polacchi (su tutte Josué e Luquinhas) possono avere la qualità giusta per fare male. Tra gli azzurri quasi certamente l’uomo sorpresa potrebbe essere Elmas, che con i suoi inserimenti potrebbe creare la superiorità numerica per sfaldare la resistenza avversaria.

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