
L’avversario – L’Empoli di Andreazzoli: bravi, giovani e spregiudicati
Sin dai primi anni 2000 l’Empoli si sta proponendo come una delle società maggiormente attenta non solo a una costruzione della rosa che vada a pescare molto dal settore giovanile ma anche all’attenzione al bilancio e al lancio di giovani rampanti, italiani o meno, che vadano poi a conquistare posti nel calcio che che conta. Lo stesso Napoli – che affronterà l’Empoli domenica pomeriggio – in rosa ha (e ha avuto) calciatori come Hysaj, Mario Rui e Zielinski che hanno militato proprio nel club toscano. Dopo la promozione dello scorso anno e l’addio di Dionisi in direzione Sassuolo, Andreazzoli è tornato sulla panchina dei toscani per riprendere discorsi già iniziati e poi interrotti.
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Come gioca l’Empoli di Andreazzoli
Generalmente impostato con un 4-3-1-2 (che però può diventare anche 4-4-2 e 3-5-2 in situazioni difensive), l’Empoli è una squadra che predilige la fase di palleggio e che si esalta nella ricerca degli spazi stretti. Possiede però anche la caparbietà per calciare da fuori grazie alla balistica dei suoi giocatori (uno su tutti: Bajrami). I terzini non propongono una spinta sempre precisa e impeccabile ma si rendono spesso pericolosi in fase di cross. I due attaccanti spesso sono fisici ma anche capaci di partire in velocità, motivo per cui le difese avversarie spesso vanno in difficoltà.
Da anni abituato a giocare nella stessa maniera, seppur con qualche cambiamento idelogico di manovra, l’Empoli è una delle squadre che, in relazione alla sua rosa, propone il calcio più divertente e offensivo che si possa produrre nella Serie A. Una realtà molto intrigante che richiama moltissimo le prime avventure di Sarri e Giampaolo proprio nella terra empolese.
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Pro
- Squadra giovane e molto talentuosa, con tanti futuri campioni
- Gioca da anni sempre nella stessa maniera e con meccanismi collaudati, oltre che con coraggio
- Alcuni singoli sono un lusso per un club di media-bassa fascia
Contro
- Non sempre la freschezza ha fatto il pari con l’esperienza
- Spesso rischia di sbilanciarsi e lasciare praterie agli avversari giocando alto
- Nel complesso la squadra resta non sul livello di molte altre compagini
Il leader
Difficile individuare un vero leader in questa squadra, che si rappresenta come tale nel vero senso del termine. Se proprio bisogna sceglierne uno, pur giovane, Pinamonti senz’altro è un calciatore che a livello tecnico ed emotivo può dare una spinta.
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La sorpresa
Bajrami aveva fatto vedere delle cose ottime già in Serie B l’anno scorso, ora sembra pronto per il salto di qualità (nonostante una continuità non eccessiva datagli da Andreazzoli).
La formazione tipo
EMPOLI (4-3-2-1): Vicario; Stojanovic, Tonelli, Luperto, Parisi; Banindelli, Ricci, Zurkowski; Bajrami; Cutrone, Pinamonti. All. Andreazzoli
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