L’ex commissario tecnico della Nazionale commenta la stagione del Napoli e le dichiarazioni del presidente azzurro
Intervenuto a “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’ex commissario tecnico della Nazionale Gian Piero Ventura che ha parlato anche del momento del Napoli.
VENTURA SUL NAPOLI DALLA C ALLO SCUDETTO. “Sono cambiate tante cose. La proprietà ha dimostrato di essere cresciuta e di aver compreso le dinamiche del calcio. Siamo partiti dal nulla, non c’erano palloni e campi di allenamento. La crescita è stata costante, passando dalla C all’Europa e conclusa in maniera straordinaria con uno scudetto arrivato proprio grazie alle intuizioni della società nella scelta dei dirigenti, dell’allenatore e dei calciatori chiamati a sostituire vecchi pilastri. Il prossimo step sarà il palcoscenico europeo. Quest’anno rimarrà il rammarico della Champions League, in cui il Napoli avrebbe potuto dire la sua, ma la squadra ha tutte le qualità per potersi esprimere”.
SU AURELIO DE LAURENTIIS. “Si vedeva un entusiasmo e un’incredibile voglia di fare, pur senza conoscere nel dettaglio questo sport. È normale per chi si avvicina al calcio non avere piena confidenza con le sue peculiarità e in molti non riescono ad acquisirne piena conoscenza nel tempo. Il presidente è stato protagonista di una gestione straordinaria, riuscendo a circondarsi di professionisti che ritengo fondamentali nella crescita del club. In tal senso, reputo Pierpaolo Marino una figura chiave per la ripartenza del club”.
SULLE DICHIARAZIONI DI ADL. “Credo potesse riferirsi soltanto alla Juventus. Qualche problematica effettivamente c’è stata. Oggi, con il var, gli errori vengono dimezzati ed eviterei di mettere il discorso su questo piano. C’è soltanto da festeggiare uno scudetto straordinario. È la prima volta che assisto ad una vittoria di un campionato senza discussioni e polemiche”.
SUL NAPOLI IN CHAMPIONS. “E’ mancata la buona sorte. Mi sarebbe piaciuto vedere un Napoli al completo nella doppia sfida contro i rossoneri. A San Siro il Napoli ha dovuto giocare con Elmas prima punta, dovendo rinunciare ad un calciatore essenziale per le economie della squadra”.
