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Napoli-Lazio 1-2, le pagelle: disastro Rrahmani, si salva solo Zielinski

Sconfitta alla terza giornata per il Napoli contro la Lazio: le pagelle degli azzurri

Il Napoli esce sconfitto dalla gara contro la Lazio. Allo Stadio Maradona il Napoli parte forte: il vantaggio dei biancocelesti sembra essere frutto del caso, e il pareggio immediato targato Zielinski sembra confermare questa ipotesi.

Nella ripresa è di nuovo il Napoli a farsi avanti, ma il gol di Kamada è una doccia fredda: dalla rete del giapponese in poi gli azzurri non creano più, e anzi rischiano più volte di subire il terzo gol.

Meret 5 –  Quando un reparto difensivo non funziona come dovrebbe, la responsabilità è anche del portiere: stavolta il numero 1 azzurro non guida i suoi difensori con la solita sicurezza, e anche a livello tecnico gli si può imputare scarsa reattività in occasione del gol di Luis Alberto

Di Lorenzo 5,5 – Il capitano del Napoli non sfigura contro un ottimo Mattia Zaccagni, ma non riesce mai a essere impattante in fase offensiva. In rifinitura sbaglia qualche scelta di troppo.

Juan Jesus 5 – Il disordine regna sovrano nella serata del reparto difensivo del Napoli. Spesso si fa trovare fuori posizione, e anche sulle reti poi annullate per due posizioni di fuorigioco millimetriche, ha responsabilità. Da rivedere.

Rrahmani 4,5 – Non ci siamo. Il centrale in occasione del gol di Luis Alberto si fa passare davanti il calciatore spagnolo e lo lascia libero di infilare Meret con il tacco. Sfortunato poi sulla seconda rete dei biancocelesti, con il pallone calciato da Kamada che gli passa sotto le gambe e si va a insaccare.

Olivera 4,5 – È probabilmente il peggiore in campo: sul primo gol non legge le intenzioni di un ispiratissimo Felipe Anderson che crossa basso per il gol di Luis Alberto. Dopo il gol il calciatore spagnolo decide di rendere la serata di Olivera ancor più amara, con un velo che il numero 17 azzurro non legge. Due reti e due errori di lettura piuttosto gravi per il terzino.

Zielinski 6 – Una delle note positive della serata: il centrocampista è tornato a ricoprire un ruolo chiave in questo centrocampo. Il gol ne è una prova, prova più volte a scuotere i compagni con recuperi e contrasti. Sfiora la doppietta a inizio secondo tempo, solo un grande intervento di Provedel gli nega questa gioia. Unica macchia il contrasto perso all’inizio dell’azione che porta al raddoppio della Lazio.

Anguissa 6 – Merita la sufficienza per l’ottimo primo tempo disputato. Nella seconda frazione di gioco il suo rendimento cala insieme a quello di tutto il Napoli. Resta in campo fino a fine gara, ma con il procedere della gara perde sempre più la lucidità.

Lobotka 5 – Il metronomo del Napoli è meno attivo rispetto al solito. Prestazione insufficiente, non riesce mai a trovare il ritmo e a entrare in partita. Conseguenza: il centrocampo azzurro nella ripresa non ha le giuste geometrie ed è in balia di quello biancoceleste. L’ingresso di Guendouzi poi è una condanna.

Politano 5 – Non trova mai lo spazio per provare la sua classica giocata a rientrare verso il centro, e risulta poco incisivo. Sostituito al 75′ lascia spazio a Lindstrom che, gol sbagliato a parte, sembra poter dare la scossa in quella zona di campo.

Osimhen 5,5 – Oggi il leone non riesce a ruggire. Bloccato nella gabbia progettata ad arte dall’esperto Maurizio Sarri, la punta trova lo spazio solo per qualche conclusione dal limite, che però fa terminare alle stelle.

Kvaratskhelia 5 – Inizio folgorante, poi si spegne. Unico vero grande guizzo una super conclusione che Provedel devia alta con un gran colpo di reni. Nel secondo tempo scompare, e Garcia decide di far entrare Giacomo Raspadori al minuto 66′ al suo posto.

Raspadori 5 – Entra al posto di Kvara per dare la scossa alla squadra, ma non ci riesce. Prestazione che non impatta sull’andamento del match.

Lindstrøm 5,5 –  Il neo-acquisto del Napoli entra al posto di Politano al minuto 75′. Entra subito nel vivo delle azioni degli azzurri, e, al netto di troppi errori di misura, il suo non è un brutto esordio. L’errore nel finale sul tiro che poteva valere il pareggio ai partenopei non gli fa raggiungere la sufficienza.

Mario Rui 5 – Dalla padella alla brace: esce Mathias Olivera, lui riesce quasi a far peggio. Disattento, spesso in ritardo negli interventi, sul gol annullato a Guendouzi è lui a deviare la palla in rete.

Simeone S.V.

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