A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’ex attaccante di Napoli e Bologna Cristian Bucchi.
Cristian Bucchi sulla scelta di Giovanni Manna
“Mi piace moltissimo. Credo sia una figura estremamente preparata, nonostante la giovane età. Ha ricoperto diversi ruoli e ciò gli consente di avere la percezione di più sfaccettature. È la figura perfetta, un dirigente voglioso ma che, venendo dalla Juventus, sa cosa vuol dire puntare al successo. Con lui, vedo un Giuntoli bis. Sono figure diverse, ma è un dirigente che, per tanti anni, può tenere le redini della dirigenza del club azzurro”.
Sulla stagione del Napoli
“La situazione del Napoli è delicata. Dopo uno scudetto sognato e stravinto, quella attuale è una stagione ancor più difficile, considerando i due cambi in panchina. Sapevo che questo campionato avrebbe denotato delle difficoltà rilevanti. Quando vinci e non sei abituato al successo, c’è grande entusiasmo, una carica incredibile. Tuttavia, lo stesso coinvolgimento e le stesse motivazioni del Tricolore non potevano essere confermati anche quest’anno. Ripetersi era impossibile. I calciatori, così come i dirigenti, sono uomini e, alla prima difficoltà, la voglia di fare la corsa in più, il sacrificio, viene meno. Forse il carisma di Conte avrebbe portato a qualcosa di diverso. Calzona, però, sapendo di dover andare via e non riuscendo a garantire entusiasmo alla squadra, fronteggia difficoltà evidenti”.
Bucchi sul prossimo tecnico
“Dipende esclusivamente da quel che vorrà fare il presidente. Ci si potrebbe chiedere se si preferisce vivere in un attico, in una mega villa o in un appartamento. Vuoi un allenatore a cui dare il progetto tecnico? Devi puntare su Gasperini, garantirgli giocatori di fisicità, diversi, ma puoi contare su un percorso nuovo. Vuoi un allenatore che possa iniziare un ciclo? Vai su italiano. Se si vuole un uomo solo al comando, si sceglie Antonio Conte. Una scelta che esigerebbe l’impiego di risorse ma che, forse, aiuterebbe la squadra a tornare competitiva nell’immediato. Pioli, infine, è un allenatore spendibile, una persona perbene che può anche consentire di continuare sulla falsa riga di quanto fatto negli ultimi anni”.