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Zaniolo al Napoli, pro e contro: dalle possibilità di rilancio all’aggressione mediatica

Zaniolo

Come un fulmine a ciel sereno, il nome di Nicolò Zaniolo è piombato nel microcosmo Napoli in chiave calciomercato, per via di un’indiscrezione del Corriere dello Sport. Sono già piovute da parti alterne conferme e smentite. I tifosi chiacchierano, ci sono sogni e speranze ma pure paure e timori. Zaniolo è uno dei centri del mondo quando si parla di calcio italiano, un diamante grezzo che ha scalato sostanziose vette ma forse ancora troppo lontano dall’Everest. E nel suo caso – come in tanti altri – ovviamente i pro e i contro per un eventuale approdo in azzurro abbondano.

Talento e personalità

La valutazione primaria è anche quella più banale: al di là delle pause, più o meno lunghe, manifestate in questi anni, Zaniolo può essere individuato senz’altro come uno dei talenti più cristallini del calcio italiano ed europeo. Una classe innegabile la sua, abbinata a una personalità certamente da limare negli spigoli ma anche abbastanza sfrontata sotto l’aspetto calcistico. E mai come in questo periodo storico avere la possibilità di acquisire in rosa giocatori di personalità è un plus conforme alla realtà. Sotto questo punto di vista, dunque, il Napoli farebbe un affare: testa e gambe insieme. Da migliorare, ripetiamo. Ma con una base solidissima alle spalle.

Rilanciare la carriera

Sembra paradossale perché parliamo di un calciatore di appena 22 anni. Ma un eventuale trasferimento di Zaniolo al Napoli potrebbe rappresentare un rilancio per il calciatore della Roma e della Nazionale. Dopo un inizio di carriera professionistica ai limiti dello sfavillante, Zaniolo sembra infatti essersi preso una pausa di rendimento dovuta a fattori vari e a svariate concause. Niente che si possa condannare con fermezza. Ma negli ultimi 2 anni Zaniolo ha numeri contraddittori: 33 presenze e 4 gol, in pratica nella sola stagione attuale visto che in quela precedente non ha mai giocato a causa della seconda rottura del legamento crociato, avvenuta in Nazionale. Insomma, da un talento come Zaniolo ci si aspetta qualcosa in più. E Napoli può essere il posto giusto per ripartire, dato che Mourinho non sembra vederlo come un titolare inamovibile.

Il compromesso sull’ingaggio

Un imprevedibile alleato per il Napoli potrebbe essere il fattore ingaggio. Alla Roma Zaniolo guadagna circa 2,2 milioni (con bonus) e inevitabilmente nel suo prossimo contratto – che sia alla Roma o altrove – cercherà di ottenere una cifra più alta ma non altissima, visti i tanti infortuni e le poche presenze. Il Napoli ha ormai iniziato da un paio di anni un ridimensionamento in fatto di monte ingaggi e De Laurentiis non sembra intenzionato a spendere più di 4 milioni come offerta massima per ogni calciatore. Le due parti potrebbero quindi sorprendentemente ritrovarsi in una via di mezzo per rendere realistico un colpo che, in condizioni normali, sarebbe forse da fantacalcio e nulla più.

Un nuovo idolo per la piazza

Zaniolo al Napoli rappresenterebbe un colpo importantissimo – sia a livello sportivo che sotto il profilo mediatico – per il Napoli. De Laurentiis rigetterebbe al mittente in un solo colpo tutte le accuse di un certo tifo partenopeo. Il calciatore si ritroverebbe in un contesto di pura idolatria e sarebbe libero di manifestare il suo talento da protetto della piazza. In pratica, la tipica situazione win-win che fa bene a tutti e alza in palio l’asticella di qualsiasi valutazione calcistica. Dopo Insigne, il Napoli si ritroverebbe con un altro potenziale leader tecnico della Nazionale, un giocatore forte e giovane che potrebbe rappresentare presente e futuro del club.

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Zaniolo

Una valutazione troppo alta

Se l’ingaggio potrebbe essere un alleato del Napoli per quanto riguarda un’eventuale trattativa, sicuramente l’affare potrebbe arenarsi per ciò che invece concerne il prezzo del cartellino. La Roma valuta Zaniolo intorno ai 50 milioni di euro (a fronte di un valore di mercato di 33 milioni di Transfermarkt, indicativo ma ovviamente non imprescindibile nella valutazione). Una cifra del genere (in verità entrambe le cifre) al momento sarebbe insostenibile per il Napoli, senza una grande cessione. Dopo gli sforzi per prendere Osimhen, i 2 anni senza Champions League e la pandemia, i conti del club hanno bisogno di rifiatare. E un’operazione con tali costi sarebbe improponibile per un acquisto a titolo definitivo.

La paradossale insidia tattica

Può un giocatore che si esprime in troppe posizioni di campo diventare un problema? Paradossalmente sì, se quel giocatore è Zaniolo. L’italiano può giocare seconda punta, trequartista, esterno a destra in un 4-3-3, all’occorrenza persino mezzala e falso nuove. Sono tantissime le soluzioni offerte ma Spalletti si ritroverebbe una gatta da pelare enorme: chi lasciare fuori tra lui, Politano e Lozano? Per non parlare di un eventuale ballottaggio con Zielinski o Elmas. Si creerebbero dualismi pericolosi per tutti i calciatori coinvolti e, in primis, per l’allenatore, che finirebbe nell’occhio del ciclone alla prima scelta poco fortuna. Il Napoli è una squadra con abbondanti jolly e Zaniolo, in verità, fatica a trovare spazio anche nella Roma attualmente. Ma con il suo status, Spalletti verrebbe torturato da domande e illazioni come avviene già adesso per Mourinho

La condizione fisica precaria

Indubbiamente un calciatore forte ma anche fragile, Zaniolo – come già accennato – in carriera da professionista ha giocato pochissimo, a conti fatti. In quattro stagioni di Serie A con la Roma sono soltanto 76 le presenze in campionato. A momenti, sono di più gli infortuni: dalla stagione 2018/2019, tra problemi muscolari e traumatici di ogni genere, Zaniolo ha saltato 82 partite ufficiali, per un totale di 512 giorni complessivi fuori dal campo. Praticamente un anno e mezzo complessivo di inattività. Un fattore da non trascurare, che sta già diventando un problema per la carriera attuale di Zaniolo. E che potrebbe diventarlo anche per il Napoli.

Il nuovo Balotelli

A livello mediatico, Zaniolo è ormai diventato come Balotelli: qualsiasi errore, ogni tipo di scelta extra calcio, una minima reazione in mezzo al campo, tutto è oggetto della lente di ingrandimento da parte dei media. In una città già di per sé mediaticamente maltrattata e ricca di contraddizioni, Zaniolo al Napoli sarebbe un assist clamoroso per un certo tipo di (dis)informazione, faziosa o meno, per sparare a zero sul ragazzo e sul contesto. Anche più di quanto avvenga già oggi.

LEGGI ANCHE – Napoli, il report dell’allenamento: si ferma Osimhen (che però rassicura tutti)

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