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Prandelli vota Napoli: “La Serie A imparasse dagli azzurri”

L’allenatore ha solo parole al miele per gli azzurri di Spalletti

Cesare Prandelli ha concesso un’intervista all’edizione odierna del Mattino di Napoli: “Questo Napoli è un capolavoro che dovrebbe essere portato ad esempio di dirigenti e presidenti. Dovrebbero dire: imparate da Spalletti, De Laurentiis e Giuntoli come si costruiscono le squadre per vincere. Badando ai ruoli da ricoprire e non ai nomi, badando alla sostanza del progetto e non a prendere applausi semplici. Un grande riscatto per la mia generazione, quella che non si innamora dei sistemi di gioco ma pensa a come valorizzare i propri uomini. Luciano è stato magico ed è riuscito a imporre il concetto di squadra in una società in cui l’io, rispetto al noi, è sovrastante. Io non riesco a cambiare canale se c’è il Napoli in tv, per me è meglio di una gara del Manchester City o del Barcellona. Questa squadra è un orgoglio del nostro calcio. Non ci sono limiti per questa squadra e non deve porsi limiti questo Napoli anche perché c’è qualcuno, secondo voi, che ha capito come si affronta e si limita questa squadra fantastica?”.

“Dubbi su Spalletti? Io leggevo i dubbi per la rivoluzione di questa estate, le criticità che venivano sottolineate. E invece quattro giocatori al posto giusto, senza grandi nomi, hanno completato l’opera: perché questa stagione arriva dal passato, non è che tutta d’incanto è nata questa super-squadra. Un tassello dopo l’altro. Deluso dalle inseguitrici? Direi di no. Il Napoli ha offuscato ogni cosa. Lo scorso anno c’era un certo equilibrio, rotto dalla striscia del Milan. Alla fine, adesso, c’è solo la consapevolezza che la marcia del Napoli è inarrestabile. C’è gioco e ci sono i risultati: un matrimonio sacrosanto. Cori a La Spezia? È vergognoso. Ma smettiamola anche di dargli risalto, quasi di fare pubblicità ai loro gesti. Non lo so come ne usciamo, dovremmo tornare a insegnare l’educazione e la cultura ai bambini delle scuole calcio, per esempio. Ma se poi vedono a 7 anni i loro genitori insultarsi e mettersi le mani addosso sugli spalti, che possibilità abbiamo che diventino tifosi perbene?”.

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