Il gol di Calhanoglu che ha aperto le danze in Napoli-Inter è stato viziato da un precedente contatto tra Martinez e Lobotka. Tutti si aspettavano il fischio per assegnare una punizione agli azzurri ma né arbitro né VAR sono intervenuti, l’azione è proseguita e il turco ha segnato. La rabbia dei campani è evidente, ma è giustificata? Secondo l’ex arbitro, Graziano Cesari, sì.
Cesari dopo Napoli-Inter: “Proteste azzurre giustificate”
“Massa è vicino, ma vede solo la prima parte del contatto. Non vede la seconda parte in cui c’è il fallo di Lautaro Martinez. Certe volte la vicinanza non significa vedere bene, perché Massa in questo caso sposta lo sguardo proprio perché è vicino e ha paura che ci siano altri calciatori che possano giocare il pallone – ha detto a Italia 1 -. Lì il VAR Marini deve immediatamente dare supporto all’arbitro. Ci sono due errori: Massa deve guardare verso il contrasto, non puoi girarti e fare il balletto; e l’altro errore è del VAR che deve intervenire. Massa è uno degli arbitri con più esperienza, al VAR c’è Marini che è un giovane. Il rigore su Osimhen? Massa dice subito che non c’è nulla. Il possesso di palla è di Osimhen. Acerbi, prima di sfiorare il piede di Osimhen, gli dà un’ancata che gli fa perdere l’equilibrio. Secondo me il VAR ha sicuramente margine d’intervento, è una situazione in cui il direttore di gara non vede bene, tant’è vero che si abbassa. A Massa darei un 4 e a Marini un 3″.